Comunicato della prima giornata- Unaa Ravello
Giustizia: convegno nazionale Avvocati Amministrativisti a Ravello dedicato ai beni culturali
Un manifesto delle idee a contrassegnare il convegno annuale dell’Unione nazionale Avvocati Amministrativisti che quest’anno si svolge a Ravello da oggi al 29 ottobre, dedicato ai beni culturali tra Diritto ed economia, tra centro e periferia. Convegno organizzato grazie alla Camera amministrativa salernitana e alla Camera amministrativa e comunitaria della Campania.
Manifesto in cui gli Amministrativisti sottolineano come alla “crescente domanda di legalità e di decisioni pubbliche non deviate da corruzione e favoritismi non si può rispondere invocando l’abolizione del processo amministrativo”. Gli avvocati respingono al mittente le “ingiustificate e pericolose critiche ciclicamente indirizzate da esponenti politici di varia estrazione al sistema italiano di giustizia amministrativa per le sue pretese eccessive incisività ed invadenza rispetto alle scelte decisionali amministrative, dato che semmai il problema è esattamente quello opposto: rendere ancora più incisiva la giustizia amministrativa”.
“La riforma dell’amministrazione dei beni culturali va portata avanti perché può costituire un modello per rendere più moderno ed efficente l’intero apparato pubblico”, sottolinea il presidente dell’Unione nazionale Avvocati Amministrativisti Umberto Fantigrossi, che interverrà nella giornata di domani, che vedrà protagonisti, tra gli altri, il presidente del Consiglio di Stato Alessandro Pajno e il ministro dei Beni e delle attività culturali e del Turismo Dario Franceschini.
“Non siamo i ‘professionisti del ricorso’ – ha sottolineato Luigi D’Angiolella, presidente della Camera amministrativa e comunitaria della Campania- come qualcuno in maniera impropria ha rappresentato sui media la nostra categoria. ‘Lavorano più gli avvocati che gli ingegneri negli appalti pubblici’ è una delle bugie più grosse, una fake news come si dice oggi. Se si guardassero i numeri bassissimi degli appalti in Italia e che vanno davanti ai Tar, e le percentuali di accoglimento, non si potrebbe che prendere atto del contrario. Siamo si ingegneri ma del corretto procedimento e dunque per il corretto procedere con atti tesi anche alla tutela del paesaggio e dei beni culturali”. “Curare il paesaggio – ha aggiunto D’Angiolella – vuol dire rinforzarlo, l’Italia è un museo a cielo aperto, vanno svolti investimenti importanti per salvaguardare il nostro patrimonio culturale”.
Ravello, 27 ottobre 2017
Agenzia Ansa
Beni culturali: amministrativisti, riforma va portata avanti
Beni culturali: amministrativisti, riforma va portata avanti ‘Non siamo professionisti del ricorso, rafforzare giustizia Tar’ (ANSA) – ROMA, 27 OTT – “La riforma dell’amministrazione dei beni culturali va portata avanti perché può costituire un modello per rendere più moderno ed efficiente l’intero apparato pubblico”. A sottolinearlo è Umberto Fantigrossi, presidente dell’Unione nazionale Avvocati Amministrativisti. Al tema dei beni culturali tra diritto ed economia è dedicato il convegno annuale degli amministrativisti che si è aperto oggi a RAVELLO (Salerno) e a cui interverranno domani il presidente del Consiglio di Stato Alessandro Pajno e il ministro Dario Franceschini. E il messaggio di fondo è che alla “crescente domanda di legalità e di decisioni pubbliche non deviate da corruzione e favoritismi non si può rispondere invocando l’abolizione del processo amministrativo”. Gli avvocati respingono al mittente le “ingiustificate e pericolose critiche ciclicamente indirizzate da esponenti politici di varia estrazione al sistema italiano di giustizia amministrativa per le sue pretese eccessive incisività ed invadenza rispetto alle scelte decisionali amministrative, dato che semmai il problema è esattamente quello opposto: rendere ancora più incisiva la giustizia amministrativa”. “Non siamo i ‘professionisti del ricorso’ – rileva Luigi D’Angiolella, presidente della Camera amministrativa e comunitaria della Campania- come qualcuno in maniera impropria ha rappresentato sui media la nostra categoria. ‘Lavorano più gli avvocati che gli ingegneri negli appalti pubblici’ è una delle bugie più grosse, una fake news come si dice oggi. Se si guardassero i numeri bassissimi degli appalti in Italia e che vanno davanti ai Tar, e le percentuali di accoglimento, non si potrebbe che prendere atto del contrario”. (ANSA). FH 27-OTT-17 18:41 NNN
Agenzia Agi
Giustizia: avvocati, basta critiche a processi amministrativi =
(AGI) – Roma, 27 ott. – Alla “crescente domanda di legalita’ e di decisioni pubbliche non deviate da corruzione e favoritismi non si puo’ rispondere invocando l’abolizione del processo amministrativo”. Lo evidenziano gli avvocati amministrativisti che respingono le “ingiustificate e pericolose critiche ciclicamente indirizzate da esponenti politici di varia estrazione al sistema italiano di giustizia amministrativa per le sue pretese eccessive incisivita’ ed invadenza rispetto alle scelte decisionali amministrative, dato che semmai il problema e’ esattamente quello opposto: rendere ancora piu’ incisiva la giustizia amministrativa”. Un tema che l’Unione nazionale degli avvocati amministrativisti affronta nel convegno annuale, in corso fino a domenica a RAVELLO, dedicato alla tutela dei beni culturali e del paesaggio e organizzato grazie alla Camera amministrativa salernitana e alla Camera amministrativa e comunitaria della Campania. “La riforma dell’amministrazione dei beni culturali va portata avanti perche’ puo’ costituire un modello per rendere piu’ moderno ed efficiente l’intero apparato pubblico”, sottolinea il presidente degli avvocati amministrativisti Umberto Fantigrossi, che interverra’ nella giornata di domani, che vedra’ protagonisti, tra gli altri, il presidente del Consiglio di Stato Alessandro Pajno e il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini. “Non siamo i ‘professionisti del ricorso’ – ha sottolineato Luigi D’Angiolella, presidente della Camera amministrativa e comunitaria della Campania – come qualcuno in maniera impropria ha rappresentato sui media la nostra categoria. ‘Lavorano piu’ gli avvocati che gli ingegneri negli appalti pubblici’ e’ una delle bugie piu’ grosse, una fake news come si dice oggi. Se si guardassero i numeri bassissimi degli appalti in Italia e che vanno davanti ai Tar, e le percentuali di accoglimento, non si potrebbe che prendere atto del contrario. Siamo si’ ingegneri ma del corretto procedimento e dunque per il corretto procedere con atti tesi anche alla tutela del paesaggio e dei beni culturali. Curare il paesaggio – ha aggiunto – vuol dire rinforzarlo, l’Italia e’ un museo a cielo aperto, vanno svolti investimenti importanti per salvaguardare il nostro patrimonio culturale”. (AGI) Red/Oll 271823 OTT 17 NNN