Giustizia: avvocati amministrativisti, la ricetta per trasformare i TAR in una risorsa per il Paese
Il presidente Fantigrossi, eliminare barriere d’accesso guardando al Pat 2.0
Tutti invocano meno burocrazia, meno corruzione, più efficienza nell’utilizzo delle risorse pubbliche: ma pochi comprendono che un sistema di contenzioso accessibile e rapido, attivabile su iniziativa dei cittadini e delle imprese, è una leva indispensabile per raggiungere risultati su questi fronti.
È la ricetta virtuosa proposta dal presidente dell’Unione nazionale avvocati amministrativisti, Umberto Fantigrossi, per un modello efficiente di giustizia amministrativa del futuro. Nella sua relazione di fronte all’assemblea nazionale degli associati di Unaa (che si svolge oggi 12 aprile presso il Consiglio di Stato), Fantigrossi snocciola le criticità da rimuovere per raggiungere tale modello di efficienza. Con la premessa che “la cattiva amministrazione prospera se non c’è un giudice competente che possa intervenire con rapidità, a costi accettabili e con decisioni equilibrate e di qualità”.
Il presidente degli amministrativisti tocca il problema del contenzioso, sottolineando che “non ci si può accontentare di incidere solo su una percentuale irrisoria di casi (es. il 2% degli appalti)”. “Tale riduzione di controversie non è di pe sé positiva se non si accompagna al miglioramento della correttezza dell’agire delle PA”, ma anzi diviene sintomo di una crescente domanda di giustizia inevasa. Tra gli ingredienti della ricetta virtuosa suggerita da Fantigrossi, l’eliminazione delle barriere di accesso alla giustizia amministrativa, migliorando l’accessibilità alla tutela (parificazione delle tariffe del contributo unificato a quelle del giudizio civile; riduzione della concentrazione dei giudizi di competenza del TAR del Lazio; introduzione di riti monocratici e di giustizia informale).
E ancora, occorre puntare con maggior forza sull’informatizzazione che è “ancora in fase embrionale, sfruttando meglio le potenzialità delle nuove tecnologie per eliminare i colli di bottiglia nei flussi delle procedure e dei dati. Va iniziata la sperimentazione di un PAT 2.0”.
Infine, uno sguardo al ruolo dell’avvocatura amministrativa, che deve essere “sempre più attivo – ha aggiunto Fantigrossi – e al servizio della giustizia, della società e della legalità”. Ma anche presente nelle battaglie comuni della categoria, che guarda con speranza al riconoscimento in Costituzione del ruolo degli avvocati e all’allargamento alla giustizia amministrativa dell’Osservatorio sulla giurisdizione del CNF.
Roma, 12 aprile 2018