Comunicato Stampa
Giovedì 18 aprile
Unaa aderisce a manifestazione per la liberazione dell’avvocatessa iraniana Nasrin Sotoudeh
Milano, 15 aprile 2019. Gli avvocati e i professionisti di ITALIASTATODIDIRITTO manifestano per la liberazione di Nasrin Sotoudeh, avvocato premio Sacharov 2012 del Parlamento Europeo, condannata senza contraddittorio a 38 anni di carcere con la pena accessoria di 148 frustate in pubblico.
La manifestazione si svolgerà giovedì 18 aprile alle 14 davanti al Consolato iraniano di Milano in via Monte Rosa 88 ed è promossa dal Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Milano, dalla Camera Penale di Milano, da ITALIASTATODIDIRITTO, da Asla Women, e da UNAA – Unione nazionale degli Avvocati amministrativisti.
Tutti gli avvocati e i giuristi milanesi, le altre associazioni forensi o politiche e tutti i cittadini sono invitati a partecipare.
Gli avvocati manifesteranno indossando la loro toga, quale vessillo di diritti e libertà e porteranno un drappo bianco, simbolo della battaglia di Nasrin e delle donne iraniane contro l’obbligo di indossare il velo.
Durante la manifestazione gli avvocati consegneranno al Console iraniano una lettera per chiedere l’immediata liberazione dell’avvocato Nasrim Sotoudeh.
La difesa dei diritti è infatti un compito insopprimibile per ogni avvocato e la condanna di Nasrim Sotoudeh non è solo una gravissima violazione dei diritti umani sanciti, tra l’altro, dalla Convenzione internazionale sui diritti civili e politici di cui l’Iran è parte.
È anche un atto di intimidazione e violenza nei confronti di un avvocato, in aperta violazione del Protocollo sui principi fondamentali sul ruolo degli avvocati adottato dalle Nazioni Unite nel 1980.
L’avvocato e attivista per i diritti umani Nasrin Sotoudeh, 55 anni, si trova nel carcere di Evin da giugno ed è stata processata in contumacia a Teheran lo scorso dicembre. La pena comminata è la più dura mai inflitta negli ultimi anni ed è la somma di più condanne seguite al suo pacifico lavoro in favore delle libertà fondamentali e per la difesa di giovani manifestanti e delle donne che rifiutano di indossare il velo in Iran.
Roma, 15 aprile 2019