Il 7 e l’8 giugno a Palazzo Spada, sede del Consiglio di Stato, la Giustizia amministrativa italiana ha tenuto il suo primo Congresso, che ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle avvocature, delle imprese, dei cittadini e delle Associazioni dei magistrati amministrativi.
Dopo il saluto istituzionale del Presidente del Consiglio di Stato Filippo Patroni Griffi su “ruolo, etica, responsabilità” del giudice amministrativo si sono alternati sul tema “professionalità e deontologia del magistrato: garanzia dell’indipendenza ed etica pubblica” Natalino Irti, Professore emerito di Diritto Civile, Giuseppe Severini, Presidente della V Sezione del Consiglio di Stato, Maurizio Leo, vice Presidente del Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa e Roberto Chieppa, Presidente di Sezione del Consiglio di Stato. Tra gli interventi, anche quello del presidente dell’Unione nazionale avvocati amministrativisti Umberto Fantigrossi, il quale ha innanzitutto manifestato il sostegno e la solidarietà ai giudici del TAR della Toscana oggetto di recenti attacchi da parte di esponenti del Governo. Il Giudice amministrativo, ha detto Fantigrossi, non può essere mai fedele esecutore di indirizzi politici, dovendo al contrario assicurare la legalità e i diritti dei cittadini e delle imprese proprio nei confronti delle Autorità. Egli poi ha sottolineato che la crescita di importanza della giurisprudenza a fronte della crisi della legislazione è un fattore indispensabile e positivo, a condizione che si realizzi a pieno nel processo la dialettica delle parti, con l’apporto determinante degli avvocati. La leale collaborazione tra magistratura ed avvocatura deve poi realizzarsi anche nella governance dell’organizzazione giudiziaria, a partire dai processi di informatizzazione. Il sistema della giustizia amministrativa, pur fornendo un servizio maggiormente efficiente rispetto al contenzioso civile e penale, necessita di alcune riforme mirate, ad esempio per eliminare l’eccessiva concentrazione dei ricorsi davanti al TAR del Lazio e per parametrare i contributi unificati agli effettivi costi. Il pacchetto di riforme proposte dall’UNAA comprende poi interventi sulla terzietà del giudice, riducendo la possibilità di incarichi esterni e alcuni strumenti di definizione alternativa dei contenziosi.
IL VIDEO DELL'INTERVENTO DEL PRESIDENTE DI UNAA