Una vita da specialista già la si vive, se si lavora nell’amministrativo. Serve certificarlo? E serve andare oltre, creando sottodistinzioni interne? Sulla prima domanda, si può discutere. Sulla seconda, la risposta dell’Unione è chiara: no. A fare il nostro lavoro se ne vedono, di complicazioni burocratiche. Tutte sono un peso. E quelle inutili, non è il caso di andarsele a cercare.
Nel frattempo, i processi amministrativi sono retti da regole tecniche determinate dall’emergenza, ma ormai persistenti, e certamente migliorabili. E, nei piani e discorsi sulla giustizia, si registra spesso un vuoto: quello che riguarda la giustizia amministrativa.
In un mondo in continuo cambiamento, anche i modi di esercitare l’avvocatura devono adeguarsi. Nel nome di un maestro di un tempo ormai lontano – Enrico Guicciardi, a cinquant’anni dalla morte – si intravvede un ponte tra le generazioni. Nel passaggio di impegno e di valori sta il futuro della professione. (S.B.).