Lo stato di emergenza è stato prorogato al 31 dicembre, la disciplina delle udienze da remoto no. O meglio: no solo per il giudizio amministrativo, che dovrà tornare alle udienze in presenza dal 1^ agosto. Non c’è tanto da pensarci: l’immediato intervento del Governo, chiesto dall’Unione, è la doverosa correzione di uno sbaglio.
E’ un periodo caldo in molti sensi. Gli emendamenti in fase di conversione del dl 80 prevedono una rilevante novità. Il presidente potrà fissare camere di consiglio non richieste, per far decidere rapidamente le cause di cui sia facile sbarazzarsi. In concreto, che cosa potrà succedere? Che se il tuo ricorso è chiamato a una camera di consiglio che non hai chiesto, hai di che preoccuparti: sei su un’autostrada verso l’inammissibilità. Insomma, sia chiaro: non è questo che si voleva quando si proponeva una camera di consiglio “filtro”.
E poi, sempre a partire dagli emendamenti, al centro del dibattito c’è l’allargamento della composizione del CPGA. Prescindiamo qui dai problemi nei rapporti interni alla magistratura amministrativa (pur dovendo prendere atto che ce ne sono). Ma se la giustizia amministrativa è fatta da più attori, perché l’avvocatura non può essere rappresentata in nessun modo nel CPGA?
(S.B.)